“Ma che bella notizia: aspetti un
figlio!”
Nella giornata dedicata alle
donne io rifletto su una sfumatura speciale dell’essere donna, rifletto sulla
maternità. Rifletto sulle donne che hanno potuto scegliere di diventare madri,
su quelle che l’hanno desiderato oltre ogni immaginario ma che non hanno avuto
la possibilità di realizzare il loro sogno e su quelle che lo hanno realizzato
donando il loro senso materno e il loro amore a creature già concepite. Penso alle
madri che si ritrovano sole. Sole dopo aver condiviso la scelta della
genitorialità o sole perché la vita gli ha tolto il compagno, padre dei loro
figli. Penso alle madri e al senso di sacrificio, alle rinunce, lavorative e
sociali, alle notti in bianco e alla stanchezza. Penso alle madri e al senso
dell’essere madre.
Chiudo gli occhi e penso alla
donna che ha dato la notizia ad amici e famigliari con la gioia negli occhi:
aspetto un figlio! E penso ai suoi pensieri. Mi domando quali immagini una
futura mamma associ ad un bimbo e quali ad una bimba. Quali aspettative,
quali investimenti affettivi, economici, sociali. Mi chiedo quali azioni educative metterà in
campo in funzione della differenza di genere del proprio bambino e mi chiedo se
ha già in mente quale genere di educazione vorrebbe dare alla nuova creatura
che arriverà nella sua vita. Chissà se questa mamma ha fatto le stesse
riflessioni, se si è fermata a pensare a cosa significa avere un bambino
piuttosto che una bambina. Sono riflessioni semplici che stanno però alla base
di scelte educative precise che ognuno di noi compie, più o meno consapevolmente,
mentre cresce i propri figli. Sono scelte che si fondano su atteggiamenti
mentali profondi e radicati nella nostra cultura, nel nostro vissuto familiare,
nei nostri desideri anche nascosti e nei nostri sogni più profondi. Penso alla
donna, madre di una futura bambina, e al senso di indipendenza, forza, spirito
di iniziativa e amor proprio che dovrà trasmettere alla propria figlia. Penso
alla donna, madre di un futuro bambino, e al senso di indipendenza, forza,
spirito di iniziativa e amor proprio che allo stesso modo dovrà trasmettere al
proprio figlio. Valori fondanti. Valori dell’essere umano in quanto tale pur
nel suo essere unico e irripetibile. Lo stesso pensiero educativo per
due creature che, al di là delle diversità, potranno e dovranno avere le stesse
opportunità in un mondo in cui, sogno, le persone avranno un valore per la loro
stessa essenza e non certo per la differenza di genere. Auguri a tutte le donne, passate,
presenti e future perché possano vivere in un mondo di rispetto quotidiano
della loro essenza di esseri umani!
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