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domenica 6 marzo 2016

Il valore della dignità

Ho ripensato in questi giorni a un aneddoto accaduto circa 20 anni fa. E’ strano come a volte tornino alla memoria esperienze che pensavi di aver dimenticato ma che in realtà hanno lasciato una traccia indelebile nella tua esistenza. Era il periodo in cui la mia nonna era ricoverata agli ospedali riuniti di Bergamo perché purtroppo non stava troppo bene. Erano ormai diversi giorni che era ricoverata e, come accadeva spesso a casa quando il sabato mi divertivo a fare la piega a lei e alla mia mamma, un giorno mi chiese di aiutarla a lavarsi i capelli e a sistemarli. Ricoverata con lei si trovava una signora in gravi condizioni di salute. Aveva una malattia incurabile. Mia nonna aveva instaurato una semplice e consolatoria amicizia con questa signora. Chiacchieravano, si tenevano compagnia, a volte, se stavano bene, giocavano a carte. Quella signora, dopo avermi visto fare la piega alla mia nonna, mi chiese con garbo e gentilezza se potevo farla anche a lei. Non era il mio lavoro e non ero abituata a sistemare i capelli a persone estranee. L’ho fatto molto volentieri nonostante non nego di essermi sentita un po’ in imbarazzo. Ricordo che mi aveva ringraziata tanto, che si era guardata più volte allo specchio e che io mi ero scusata perché non ero propriamente un’esperta. Ma lei era proprio felice e disse che si sentiva finalmente in ordine. Al momento non ho compreso il senso profondo di quell’esperienza, ma adesso, dopo tanti anni, dopo essere diventata mamma, dopo aver lavorato con tanti generi di dolore, ho finalmente capito. Ho capito quanto desiderio di dignità ci fosse in quella signora e in mia nonna che, nonostante si trovassero in un momento di grande dolore e perdita di sé, non hanno smesso di cercare la propria dignità anche solo in una piega fatta da una ragazza inesperta. E allora penso a quanto valore abbia la dignità, la cura di sé, il volersi bene e l’apprezzarsi anche nei momenti di dolore e fatica. Adesso so che quel giorno ho imparato questo. Adesso so che vorrei che i miei figli conoscessero questo grande valore che non è vanità ma dignità. La dignità del volersi bene, la dignità del ritrovare se stessi, l’amor proprio, la cura per sé. Quanto è grande questo valore e quanto è grande e indispensabile il suo insegnamento come fondamento e base solida per non perdersi nella disperazione e per non gettarsi mai via. Quanto forte è un essere umano pieno di dignità, che a testa alta affronta la propria vita nel bene e nel male. Vorrei riuscire a insegnare la dignità ai miei figli perché un essere umano che conosce il valore della dignità è un essere umano ricco!

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