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giovedì 17 dicembre 2015

Parliamo di autostima


Certo, è vero! Nel frattempo in tanti avranno risposto al mio precedente post dicendo che le persone disordinate hanno una spiccata intelligenza creativa. Giusto! Sono d'accordo! E noi non vogliamo assolutamente frenare questa creatività e minare l'autostima dei nostri figli (peraltro fondamentale in qualsiasi percorso votato al successo - inteso come riuscita). 
Allora qui la MISSION sembra diventare ancora più IMPOSSIBLE!
Ma non disperate. Nulla è impossibile...o quasi.
Innanzitutto è bene ricordare che tutti i processi di cambiamento richiedono molto tempo, pazienza e concentrazione. Spesso si perde la calma e la rabbia prende il sopravvento e così, a volte, preferiamo metter mano noi al disordine e LIBERARE a modo nostro gli spazi invasi. Ma questo è davvero controproducente perché non metterà mai in circolo le potenzialità di cambiamento dei nostri figli.
Cominciamo dunque con lo stabilire delle priorità. Se il disordine e il caos sono persistenti e questo crea seri disagi all'organizzazione scolastica di nostro figlio (non trova gli appunti, non trova i quaderni e i libri, non trova il materiale e di conseguenza non lo porta a scuola), allora è bene agire immediatamente. 
"Primo step: l'autostima" significa "interveniamo sulle modalità scorrette di nostro figlio senza farlo sentire inadeguato". Evitiamo frasi come "sei un disastro", "non ce la farai mai a essere ordinato", "colpa del casino che hai in testa" o  altre simili. Certo, capisco che la frustrazione in noi spesso abbia la meglio, ma dovremmo cercare di mantenere la calma, respirare profondamente e almeno in questo frangente usare modalità comunicative meno invasive altrimenti non raggiungeremo mai l'obiettivo (soprattutto se abbiamo a che fare con preadolescenti con principio di oppositività ;))
Quali azioni allora possiamo compiere per far diventare POSSIBILE la nostra MISSIONE IMPOSSIBILE?     
PROCEDIAMO PER GRADI:

  1. Prendiamoci mezz'oretta di tempo per sederci insieme ai nostri figli e affrontare seriamente la questione. Confrontiamoci con loro per capire come mai fanno fatica a tenere ordinata la scrivania e qual'è la radice del problema. Aiutiamoli a riflettere sulle difficoltà che derivano da questo caos.
  2. Riorganizziamo insieme a loro gli spazi a disposizione definendo un luogo per ogni cosa e una cosa per ogni luogo. Aiutiamoci con un planning scritto, una piantina della cameretta o della scrivania, e stabiliamo dove va ogni cosa.
  3. Riforniamoci degli strumenti adeguati per suddividere gli spazi e i luoghi. (scatole colorate ed etichettate, ripiani della libreria, mensole o quant'altro) scegliendole insieme e pianificandole insieme
  4. Stabiliamo l'esercizio quotidiano dell'ordine da svolgere in un momento della giornata specifico (prima di cena? prima di dormire? appena rientrati da scuola?). In questo momento dovremo "addestrarci" (che brutta parola, ma rende l'idea), a riporre ciò che troviamo sulla scrivania negli appositi-coloratissimi-fighissimi contenitori scelti insieme provando grande gratificazione nel ritrovare nel momento del bisogno, ciò di cui abbiamo bisogno. Stabilite insieme quali sono le necessità personali in base al tipo di materiale da riporre.
  5. ULTIMO, ma non per questo meno importante: manteniamo per loro degli spazi adeguati di creatività dove possano liberare tutta la loro essenza e sentire di non essere eccessivamente compressi. Ad esempio: il cassetto creativo (pieno di cianfrusaglie, oggetti, ricordi, pezzi di carta da riciclo ecc). In questo luogo saranno liberi di conservare ogni cosa fino al colmo. Anche questo ciclicamente necessiterà di "svuotamento" ma con tempi meno frequenti degli spazi usati per i compiti e per lo studio.
Adesso possiamo procedere. Iniziamo la nostra missione e diamoci del tempo perché questi ritmi vengano assorbiti e sedimentati. Senza fretta. Senza ansia. Inizialmente sarà sicuramente necessario adottare un ruolo di guida e svolgere insieme queste incombenze, ma piano piano dovranno essere lasciati soli.
Vi spiegherò meglio cosa intendo per ruolo di guida nel prossimo post.

Alla prossima puntata WONDERMAMME.
La vostra affezionata labformista.





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