Io amo leggere! Chi mi conosce lo
sa molto bene. Amo annusare le pagine dei libri, amo entrare in libreria e
aprire i libri leggendone pagine a caso per vedere se mi ispirano, amo la
polvere sui libri di casa mia, amo guardare i colori della mia libreria, amo
entrare nelle storie e vivere avventure meravigliose, viaggi nel tempo, storie
d’amore. Amo essere un’avventuriera, una nomade del deserto, una fata della
mezzanotte, un dama rapita dai pirati, una mamma incasinata, una donna sedotta
da un cattivo….amo vivere queste mille vite e amo viverle contemporaneamente.
L’amore per la lettura e per i libri mi accompagna da tantissimi anni. E
insieme all’amore per la lettura è nato in me quello per la scrittura. Amo
raccontare e raccontarmi. Per questo mi sento molto dispiaciuta quando incontro
bambini e ragazzi che non sono mai riusciti ad avvicinarsi a un libro provando
nel cuore il desiderio di fare nuove scoperte e nuovi viaggi. Soffro quando li
vedo soffrire perché costretti a leggere e soffro quando li vedo inesorabilmente
allontanarsi dalla lettura. Soffro ma capisco perché lo fanno. Capisco che
nessuna scintilla di curiosità è mai comparsa in loro. Capisco che la velocità
con cui si fruisce oggi delle mille applicazioni digitali li renda impazienti
di fronte all’attesa che un libro richiede. Il libro richiede tempo, dedizione,
pazienza e immaginazione. Oggi ai nostri figli resta ben poco da immaginare. E’
tutto lì. Veloce, rapido, fatto di immagini, video, app, clip…tutto immediato,
tutto subitaneo.
La lettura non è così. La lettura
è dolce, delicata, seducente, ritmata, scandita, curiosa, sospesa e paziente.
L’arte della lettura è l’arte dell’attesa, l’arte dell’ascolto, l’arte
dell’immaginazione. Molte mamme si lamentano perché i propri figli non leggono
nulla o sbuffano quando devono leggere. Molti insegnanti si trovano di fronte
muri di gomma quando chiedono ai bambini di leggere. Allora io penso. Ascolto.
Osservo. E vedo davvero poco trasporto da parte degli adulti che tentano di
educare i bambini alla lettura. Educare un bimbo alla lettura non è
costringerlo a leggere. Educarlo alla lettura è raccontare per lui storie
meravigliose ogni sera, è leggere per lui, è sfogliare libri in biblioteca, in
libreria, a casa insieme a lui. Educare un bambino a leggere è fargli vivere
ogni volta una magica e coinvolgente avventura. E’ fargli toccare, annusare,
ascoltare, raccontare un libro. E’ lasciarlo in sospeso la sera dicendogli
“domani andiamo avanti da qui, porta pazienza”. E’ mostrargli le immagini di un
libro illustrato e chiedergli di raccontare con voi una storia nuova ogni sera,
con la sua fantasia. E’ farlo emozionare. E’ farlo sognare. La lettura è
emozione. La lettura poi è anche il diritto di non leggere, di lasciare un
libro a metà perché lo troviamo noioso, di cambiare genere. La lettura è
ricerca. Allora non gettiamo la spugna. Impariamo ad amare e a far amare la
lettura ai nostri bambini perché leggere è dedicare tempo alla loro fantasia, è
dar loro la possibilità di essere liberi, è dar loro la possibilità di vedere
oltre. La lettura è dar loro amore!
tutto quello quello che c'è scritto è vero.un libro è il mioglior modo per allontanarsi dallo stress e volare con la fantasia.
RispondiEliminatutto quello quello che c'è scritto è vero.un libro è il mioglior modo per allontanarsi dallo stress e volare con la fantasia.
RispondiEliminaGrazie. Ci fa molto piacere che i nostri lettori condividano il nostro pensiero. I vostri commenti sono sempre graditi
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